giovedì 2 agosto 2012

SI CHIUDE UNA PORTA SI APRE UN PORTONE

Le lancette scorrono, notte e giorno, e le settimane passano davanti e noi fermi a gurdare, in attesa di qualcuno o di qualcosa, che forse mai arriverà. 

Quando siamo adolesenti aspettiamo la fine del liceo per assaporare il gusto di chiudere finalmente con qualcosa che ci portava via tante energie e di cui, sicuramente, la metà di noi non sapeva neanche per quale ragione. Eppure, stranamente dopo il liceo tanti si sono resi conto che del mondo non sapevamo nulla. Dovevamo decidere della nostra vita, scegliere una strada da seguire, inseguire qualcosa che sia un sogno un'ambizione, un'immagine di noi nel futuro. Abbiamo scelto di andare avanti, abbiamo scelto di buttarci nell'università, ma dopo,.. ancore una volta si ripresenta quella sensazione di vuoto, di incertezza.

Si dice che se si chiude una porta si apre un portone, ma chi l'ha detta questa grande stronzata? sono al solito modi per incentivarci a continuare a seguire, anzi ad inseguire. Inseguire un sogno fino a quando non ci si rende conto che è troppo difficile, o impossibile o semplicemente è solo un sogno e non la realtà. E se quello che si chiude alle nostre spalle è il portone? ve lo siete mai chiesti? e se quello che vogliamo in realtà non potremmo mai averlo? 

Secondo me quando finisce un'esperienza, quando chiudi un'altro capitolo o sottocapitolo della tua vita, dopo aspettati tutto o niente. Sicuramente pensare positivo aiuta ma non è detto che funzioni.


1 commento:

fantasma ha detto...

Aprire, chiudere, andare, ritornare, vincere, perdere. Sono solo parole. Vivere la vita in termini di guadagno e di perdita, di opposti in generale, non porta a nient'altro che ad interrogarsi e a soppesare ogni singola scelta, a vivere nella costante incertezza nel miglore dei casi,e nel rimpianto nel peggiore. A cercare auspici nel cielo, a rifugiarsi nei ricordi, nei sogni.
A volte può capitare a tutti di "smarrirsi" così, per questo credo che la scelta sia l'unico mezzo che abbiamo per realizzarci, eppure molti preferiscono delegare al caso il proprio destino.
"E' capitato.." si dice, ma niente capita, quando non sei tu a scegliere, lo farà qualcun'altro al posto tuo. Sempre.
C'è la paura certo, ma quella c'è sempre, soprattutto nelle grandi decisioni. Per questo si dice che dove non c'è paura non ci sia nemmeno coraggio.

Quanto al "pensare positivo", in maniera propositiva aggiungerei, magari non ti porterà esattamente dove avevi in mente, ma sicuramente ti metterà in movimento, e una volta in cammino hai l'occasione di vedere, di capire, di sentire, e quindi di scegliere dove andare, come vivere ,con chi..
Viceversa il "pensiero negativo", non ti porterà da nessuna parte, di questo ne puoi star certa.